Il colore della Vita

Il colore della Vita: un fumetto per raccontare, soprattutto ai più giovani, le origini di AVIS.

 

Il 3 Novembre è stato presentato al Lucca Comics, presso l’auditorium della Fondazione Banca del Monte di Lucca, Il colore della vita, realizzato da AVIS Nazionale per il suo novantesimo anniversario.

Il volume è nato dalla collaborazione con la Scuola Internazionale di Comics e realizzato con il contributo di Fondazione Terzo Pilastro ed Emoservizi.

Racconta l’amicizia tra Vittorio Formentano, fondatore di AVIS, e Giorgio Moscatelli, che per tanti anni condivise con lui la guida dell’Associazione.

Alberto Argentoni, presidente di Avis Nazionale, ricorda:

«L’importante ricorrenza che celebriamo quest’anno rappresenta un’occasione per riflettere sul nostro passato, sulla nostra identità e sul ruolo che AVIS ricopre nella società italiana. Il lettore avrà l’opportunità di ripercorrere i primi passi della nostra storia attraverso la voce diretta di due uomini che hanno avuto il merito di trasformare il dono del sangue in un fenomeno sociale simbolo di volontariato, gratuità e anonimato».

Roberto Dal Prà, celebre sceneggiatore che ha lavorato alla stesura del volume con Massimiliano Filadoro, suo collega, e Riccardo Mauri, dirigente di Avis, aggiunge:

«Le vicende narrate si svolgono in un periodo a cavallo tra gli anni Venti, Trenta e Quaranta del secolo scorso. Decenni in cui il nostro Paese ha conosciuto il fascismo, la guerra, le persecuzioni razziali e in cui AVIS ha dovuto affrontare molte difficoltà. Le 64 tavole disegnate da Giampiero Wallnöfer ripercorrono una vera e propria avventura che, tra entusiasmi, delusioni, volontà di ferro, passione indicibile e dedizione alla causa, ha reso gratuita la possibilità delle trasfusioni che ogni giorno salvano vite. Trasfusioni una volta permesse solo ai ricchi nonostante il “colore della vita” scorra nelle vene di tutti».

  Adelmo Agnolucci, presidente di Avis Toscana, ha sottolineato:

«Una recente ricerca condotta dall’Università di Pisa dal titolo “Capire il cambiamento. Giovani e partecipazione” ci conferma che per i cittadini al di sotto dei 34 anni la spinta amicale e relazionale è più forte della componente etica nella scelta di dedicarsi ad attività gratuite. Ma non solo: per il 28,1% dei giovani che si dedicano al volontariato l’impegno in un’associazione cambia il modo di vedere le cose. Secondo il 20,4% di essi, infatti, ciò costituisce un propulsore allo sviluppo di una maggiore coscienza civile. Quindi, nulla è più adatto di un fumetto dedicato all’amicizia tra due persone che tanto hanno fatto per il nostro Paese, narrato con un linguaggio accattivante e adatto a stimolare quell’impegno civile che, attraverso la donazione, AVIS chiede da sempre alle nuove generazioni».

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